Giornata contro il tabagismo e la BPCO nelle persone LGBTI?
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Gentile Redazione di Tabaccologia, esistono pochi studi sulla popolazione LGBTI in Pneumologia e nessuno finora realizzato in Italia.
Le metanalisi nel merito, basate su studi prevalentemente U.S.A., dimostrano che la popolazione LGBTI ha un consumo precoce e frequente di nicotina molto maggiore della popolazione generale, con conseguenze accertate sulla maggiore frequenza e gravità di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO).
Lo dimostra anche la ricerca enorme a firma di Lee et al., realizzata negli U.S.A. con Anagrafica Inclusiva a livello nazionale, che è la più completa sul tema [1].
Altro studio molto importante, sempre U.S.A., è quello a firma di Figueroa et al. che dimostra come siano le variabili “stigma” e “incertezza economica” le prime due cause direttamente correlate al maggiore tabagismo in adolescenti LGBTI [2].
Sono altrettanto pochi gli studi sul bisogno di modelli specifici di inclusione nelle campagne per la cessazione del tabagismo. I pochi realizzati dimostrano che, quando le campagne contro l’uso di nicotina sono state rivolte proprio agli adolescenti LGBTI, queste hanno avuto dei buoni risultati.
Lo studio di Zulkiewicz et al., per esempio, ha modellizzato il lavoro contro il tabagismo nelle donne lesbiche e bisex [3].
Le persone LGBTI hanno allora bisogno di diventare un target specifico per la lotta al tabagismo e per la prevenzione della BPCO e ovviamente il modello proposto parte come sempre dalla presenza di Anagrafica Inclusiva, che è quello strumento che ha permesso gli studi precedentemente citati.
Esistono degli appelli di pneumologi U.S.A. alla attivazione di ricerca e specifici percorsi di prevenzione sanitaria e sociale, che speriamo possano raggiungere le Società scientifiche di Pneumologia e i SERD italiani [4].
Formare il personale sanitario del SERD e di Pneumologia ad attivare campagne specifiche con le associazioni LGBTI sono gli obiettivi possibili, ma occorre in primis attivare almeno un indicatore di Anagrafica Inclusiva.
Basterebbe chiedere a chiunque “Sei una persona LGBTI?” e registrare il dato in forma anonima nelle cartelle elettroniche in modo da garantire ricerche epidemiologiche nazionali su tabagismo e BPCO in automatico.
Insomma, noi di AMIGAY aps forniamo i dati e il supporto per la formazione, se richiesta, ma è il Servizio Sanitario Nazionale e le Società scientifiche ad avere il compito di garantire la salute pneumologica soprattutto degli adolescenti LGBTI.
References
- Lee J, Evans-Polce RJ, Parker MA. Multiple and frequent tobacco product use by sexual minority youth in the United States: results from the 2023 National Youth Tobacco Survey. Prev Med Rep. 202; 54:103069. DOI
- Figueroa W, Sridhar S, Jankowski E, Ennis A, Trinh A, Seiber E. Examining pathways between structural stigma and tobacco use: a comparison among young adults living in the United States by sexual orientation and gender identity. Int J Equity Health. 2025; 24:128. DOI
- Zulkiewicz BA, Chen JT, Hanby EP, Ramanadhan S, Obedin-Maliver J, Lunn MR. Anti-industry beliefs and attitudes mediate the effect of culturally tailored anti-smoking messages on quit intentions among sexual minority women. Sci Rep. 2024; 14:28084. DOI
- Maniar NT, Drummond MB. From invisibility to inclusion: a call to action to address COPD disparities in the lesbian, gay, bisexual, transgender, and queer+ community. Chronic Obstr Pulm Dis. 2024; 11:326-30. DOI
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