Recensione
Pubblicato: 2025-05-23

Scene di fumo sempre più presenti nelle Serie TV

Caporedattore di Tabaccologia; Medico Pneumologo, Bologna; Giornalista medico-scientifico

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Vari studi hanno dimostrato come la massiccia presenza di scene con sigarette al cinema e in tv influenzi l’incremento di fumatori soprattutto tra giovanissimi.

Su questo scottante argomento, dopo dieci anni dalla pubblicazione di Cenere di stelle sui rapporti tra cinema, fumo e adolescenti i due oncologi Edoardo Altomare e Domenico Galetta tornano nella loro tenace battaglia antifumo con un nuovo volumetto gratuito: Smoking Bad.

Smoking Bad (fumare male) suona come contrazione di smoking is bad (fumare fa male, il fumo è dannoso). Come scrivono gli Autori, questo titolo è stato scelto “per richiamare quello della serie tv considerata all’unanimità come una delle migliori mai realizzate e più viste in assoluto”. E per ribadire che smoking is bad anche nei film e nelle serie tv.

Il volume, realizzato con la collaborazione del provider Agorà, sotto l’egida di Women Against Lung Cancer in Europe (Walce APS) e dell’IRCCS dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, ha visto le stampe nel 2024.

Serie tv, social e cinema sono tra gli strumenti più utilizzati dai produttori di tabacco (Big Tobacco) per incentivare, soprattutto nei più giovani, il consumo di sigarette tradizionali ed elettroniche.

Un report della Truth Initiative, società non profit statunitense che si occupa di contrastare il fumo di sigaretta, rivela che il 79% delle serie tv visibili in streaming più popolari nella fascia d’età 15-24 promuovono una visione positiva del fumo.

L’uso della sigaretta nello streaming online è persuasivo, in aumento e più accattivante rispetto a quello che si vede normalmente in tv. Fatto preoccupante se si considera che una ricerca condotta in passato ha dimostrato che giovani e adulti con un’elevata esposizione alle immagini di sigaretta hanno il doppio delle probabilità di iniziare a fumare rispetto a soggetti meno esposti.

I giovani e in particolare gli adolescenti rappresentano per le industrie del tabacco il terreno ideale per arruolare potenziali nuovi fumatori. La pubblicità, anche occulta, di tutti i prodotti del tabacco è da sempre l’arma vincente per Big Tobacco, a cui non sfuggono le major cinematografiche, le stelle del cinema, da Hollywood a Bollywood e le serie televisive. Vari studi hanno dimostrato la forte influenza che le scene di fumo e la connessa pubblicità di brand di prodotti del tabacco esercitano sulle giovani generazioni, a cui si cerca di porre rimedio con varie proposte e iniziative.

Questo agile e bell’opuscolo di Altomare e Galetta vuole andare in questa direzione informando correttamente sul problema personale sanitario che si occupa di prevenzione primaria del tabagismo, genitori, insegnanti e adolescenti.

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Vincenzo Zagà

Caporedattore di Tabaccologia
Medico Pneumologo, Bologna
Giornalista medico-scientifico

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