Il sapore del veleno di Big Tobacco
Articolo
Ho letto il nuovo libro dell’amico e collega Biagio Tinghino Il sapore del veleno e la prima cosa che mi viene da dire all’autore è: “Grazie”. Perché si tratta di un romanzo davvero avvincente, che spaziando da Milano e Bergamo a Parma e Urbino, con puntate anche in altre parti d’Europa e negli U.S.A., descrive la realtà attuale di Terapie Intensive, Istituti di Anatomia Patologia, Medicina Legale, Farmacologia e Tossicologia, Commissariati di Polizia, RIS, Palazzi di Giustizia, ARPA, redazioni di giornali e TV e perfino carceri di massima sicurezza.
Ma soprattutto del mondo spesso ignoto e a volte torbido delle multinazionali. Sempre con competenza ma anche tanta passione e umanità. Il libro, pur stimolando a riflettere in molte sue parti, si legge tutto d’un fiato e rimanda alle atmosfere gialle dei bei romanzi dell’indimenticabile Giorgio Faletti, oltre che al famoso romanzo giudiziario La giuria di John Grisham. Il mio augurio che è che molti lo leggano (il libro è acquistabile facilmente su Amazon) e, perché no, ne venga presto tratto un film o meglio ancora una serie TV, così da raggiungere anche la popolazione giovanile. Sappiamo tutti bene, infatti, quanto i ragazzi e le ragazze di oggi avrebbero bisogno di conoscere meglio le dinamiche spesso perverse che sottendono alle strategie di marketing che da molti decenni vengono ideate e continuamente aggiornate sulla loro pelle.
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